Ciascuno di noi, che lo voglia o meno, si ritrova all’interno di molteplici relazioni: tutti quanti abbiamo colleghi di lavoro, amici, familiari, vicini di casa e così via. Le relazioni oltre che imposte sono spesso ricercate, per cui cerchiamo di farci nuovi amici, di avere una relazione amorosa, ci riuniamo in gruppi culturali o frequentiamo circoli sportivi. Questo perché è nel mondo delle relazioni che il nostro essere trova una piena realizzazione, sente che la vita acquisisce senso e significato. Tuttavia dall’incontro con l’altro spesso derivano anche dolori e sofferenza: un amico ci delude o il fidanzato ci lascia per un’altra ecc. La maggior parte delle persone sa che questo può far parte del gioco, gestisce la sofferenza quando capita e si ributta nel mondo delle relazioni consapevole che ne potrà trarre un rinnovato benessere.
Tuttavia,
ci sono persone che vivono il mondo delle relazioni con grandi sofferenze, incapaci, loro malgrado, di poterne cogliere gli aspetti positivi;
si tratta di persone che in cuor loro desidererebbero avere una vita sociale appagante ma sentono che qualcosa li blocca; vorrebbero, ad esempio, stringere legami ma non riescono, oppure non sono in grado di mantenere i rapporti che faticosamente costruiscono o, ancora, quando sono all’interno di un rapporto, vivono male provando intensi sentimenti negativi come rabbia, ansia o angoscia. C'è ad esempio, chi teme, in modo eccessivo, di essere abbandonato da chi ama. Alcune donne scelgono partner dai quali vengono abusate e maltrattate, fisicamente e psicologicamente. Vi sono uomini che hanno un bisogno eccessivo di essere ammirati dalla propria compagna e provano forti emozioni di rabbia se queste conferme non arrivano. Si tratta solo di alcuni esempi di una casistica molto ampia. Quando la sofferenza sperimentata all'interno delle relazioni interpersonali si fa molto intensa e pervasiva è da prendere in considerazione la presenza di un Disturbo della Personalità. In tal caso, le relazioni con i propri familiari, gli amici e i colleghi di lavoro divengono difficoltosi, insoddisfacenti, conflittuali o vengono sistematicamente evitati. Tali modalità disadattive appaiono generalmente in adolescenza o nella prima età adulta e tendono a rimanere stabili nel tempo.
Se vivi il mondo delle relazioni in modo difficoltoso, senza trarne soddisfazioni, oppure provando dolore e sofferenza, devi sapere che la terapia cognitivo-comportamentale ti può aiutare.
Grazie alla terapia cognitivo-comportamentale è possibile infatti imparare a:
- comprendere le dinamiche relazionali dentro cui ti senti imbrigliato;
- comprendere ciò che veramente desideri da una relazione;
- affermare i tuoi bisogni emotivi senza prevaricare l’altro e senza provare sensi di colpa;
- gestire tutte quelle emozioni difficili (rabbia, ansia, vergogna, angoscia) che ti ostacolano nel vivere le relazioni;
- sviluppare quelle abilità sociali che consentono di interagire con gli altri in modo soddisfacente.